La devozione alla “Madonna di Porto Salvo” ha origini antiche ed era particolarmente radicata tra le popolazioni rivierasche dell’Italia centro-meridionale, ed in particolare tra coloro che andavano per mare.
La Calabria, nella seconda metà del secolo diciannovesimo, dopo l’unità d’Italia, era ancora una terra poco popolata e con poche strade percorribili facilmente da mezzi di trasporto, per cui la maggior parte dei traffici commerciali avveniva via mare.
Il capitano Rocco Caminiti era un uomo di mare, un piccolo armatore che, al comando del suo veliero, esercitava il servizio di trasporto con il cabotaggio prevalentemente lungo le coste della Calabria e della Sicilia.
Nel corso di uno dei suoi tanti viaggi, egli incappò in una tremenda tempesta, durante la quale perirono diversi uomini dell’equipaggio e la nave andò quasi distrutta. Fu allora che egli, molto devoto alla “Madonna di Porto Salvo”, fece un voto: “Madonna mia, fa che riesca a portare in salvo me e gli uomini rimastimi, ed io ti costruirò una chiesa ed organizzerò, ogni anno, una festa in tuo onore”.
Fu così che i superstiti si salvarono e Rocco Caminiti, tenendo fede al suo impegno e, in seguito al miracoloso evento, iniziò la costruzione della chiesetta, nelle vicinanze della sua casa sul litorale di Soverato Marina.
La chiesa, che custodisce al suo interno la venerata statua della Madonna di Porto Salvo, iniziata nel 1904, fu ultimata nel 1906 e da allora Rocco Caminiti, a sue spese, continuò ad organizzare la festa popolare in onore della Madonna.
Negli anni successivi alla sua morte nel 1930, la tradizione fu continuata dal figlio Filippo Caminiti, che fu sindaco di Soverato ed eletto in Senato nel 1948, alla prima legislatura della Repubblica Italiana.
Dopo la morte del senatore, nel 1955, la festa non fu celebrata per alcuni anni. Successivamente, per iniziativa di un comitato spontaneo di fedeli e devoti della Madonna di Porto Salvo, con il consenso e il patrocinio della famiglia Caminiti, la festa fu ripresa ed oggi, ogni anno nel mese di agosto, si celebra a Soverato la festa a Lei dedicata, che raccoglie fedeli provenienti dalle più diverse località nazionali ed anche dall’estero.
La Calabria, nella seconda metà del secolo diciannovesimo, dopo l’unità d’Italia, era ancora una terra poco popolata e con poche strade percorribili facilmente da mezzi di trasporto, per cui la maggior parte dei traffici commerciali avveniva via mare.
Il capitano Rocco Caminiti era un uomo di mare, un piccolo armatore che, al comando del suo veliero, esercitava il servizio di trasporto con il cabotaggio prevalentemente lungo le coste della Calabria e della Sicilia.
Nel corso di uno dei suoi tanti viaggi, egli incappò in una tremenda tempesta, durante la quale perirono diversi uomini dell’equipaggio e la nave andò quasi distrutta. Fu allora che egli, molto devoto alla “Madonna di Porto Salvo”, fece un voto: “Madonna mia, fa che riesca a portare in salvo me e gli uomini rimastimi, ed io ti costruirò una chiesa ed organizzerò, ogni anno, una festa in tuo onore”.
Fu così che i superstiti si salvarono e Rocco Caminiti, tenendo fede al suo impegno e, in seguito al miracoloso evento, iniziò la costruzione della chiesetta, nelle vicinanze della sua casa sul litorale di Soverato Marina.
La chiesa, che custodisce al suo interno la venerata statua della Madonna di Porto Salvo, iniziata nel 1904, fu ultimata nel 1906 e da allora Rocco Caminiti, a sue spese, continuò ad organizzare la festa popolare in onore della Madonna.
Negli anni successivi alla sua morte nel 1930, la tradizione fu continuata dal figlio Filippo Caminiti, che fu sindaco di Soverato ed eletto in Senato nel 1948, alla prima legislatura della Repubblica Italiana.
Dopo la morte del senatore, nel 1955, la festa non fu celebrata per alcuni anni. Successivamente, per iniziativa di un comitato spontaneo di fedeli e devoti della Madonna di Porto Salvo, con il consenso e il patrocinio della famiglia Caminiti, la festa fu ripresa ed oggi, ogni anno nel mese di agosto, si celebra a Soverato la festa a Lei dedicata, che raccoglie fedeli provenienti dalle più diverse località nazionali ed anche dall’estero.