La Storia di Soverato


Tombe ritenute del popolo dei Siculi, e resti di un insediamento grecoromano, detto Poliporto, provano la remota antichità di Soverato.

Il borgo di Soverato “Vecchio” è ricordato in documenti della Certosa nell’XI secolo, e nel Brebion di Reggio nel XII. Parte dei feudi di Squillace, poi di Catanzaro, passò a varie casate, infine ai Marincola duchi di Petrizzi e baroni di Soverato.

Nel 1594 subì il saccheggio turco. In quello stesso anno moriva, in viaggio da Roma a Napoli, quel fra Giacomo da Soverato ancora ricordato dall’Ordine dei Cappuccini per santità e cultura.

Dopo il terribile sisma del 1783, l’abitato venne trasferito a sud del Beltrame. Cresceva intanto per commerci e aziende la frazione di S. Maria di Poliporto, che nel 1881 divenne capoluogo comunale con il nome di Soverato Marina, lasciando al borgo quello di Soverato Superiore.

Nacque nel 1852 Carlo Amirante che, ufficiale alla presa di Porta Pia del 1870, lasciò la carriera militare e abbracciò la vocazione sacerdotale e la missione di assistenza ai poveri. Morto nel 1934, è Servo di Dio.

Con l’arrivo dei Salesiani, dal 1908, Soverato diviene anche centro di studi classici. Si aggiungeranno, dagli anni 1960, scuole superiori statali.

Le attività balneari sono documentate a Soverato dal 1881; si sviluppano dagli anni 1960, con un inteso periodo di frequentazione delle spiagge.

testi: Prof. Ulderico Nisticò