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Scritto il 05/02/2025
da CittΓ  di Soverato

πŸ” πŸπžπ›π›π«πšπ’π¨ πŸπŸŽπŸπŸ“ 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟏:𝟎𝟎
Teatro Comunale Soverato
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𝐜𝐨𝐧 π…π«πšπ§πœπžπ¬πœπ¨ 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐨𝐩𝐒𝐨 π†π’πšπ§πœπšπ«π₯𝐨 π‘πšπ­π­π’ π‹π¨π«πžππšπ§πš 𝐏𝐒𝐞𝐝𝐒𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞 π†π’π¨π’π¨π¬πšπ§π¨ π…πžπ₯𝐚𝐠𝐨 𝐞 π‚πšπ«π¦πžπ§ π‹πšπ§ππ¨π₯𝐟𝐒
𝐃i Gianni Clementi
Regia Pierluigi Iorio
Siamo negli anni Cinquanta, la guerra ha lasciato paura e miseria, ma Γ¨ forte il desiderio di ricominciare a vivere. Il β€œboom economico” fa da contraltare all’analfabetismo e al fenomeno dell’emigrazione, ancora considerevolmente presente; la trasformazione strutturale dell’Italia corre molto piΓΉ veloce del suo sviluppo culturale e sociale.
L’azione si svolge a Pozzuoli, provincia italiana pregna di quella cultura popolare tipica del mondo contadino, fatta di β€œscarpe doppie e cervello fino” e ruota attorno a Don Ciro, il parroco del paese che, tra confessioni sacramentate e non, Γ¨ testimone involontario di una complicata vicenda che vede coinvolte due sorelle (Rosa, sposata con Antonio, emigrato all’estero, e Filomena, zitella) e il farmacista del paese. A fare da sfondo un tragico fatto di cronaca: il disastro di Marcinelle, la miniera belga nella quale, l’otto agosto del ’56, per un incendio, persero la vita 262 persone, tra cui 136 immigrati italiani.
GrisΓΉ, Giuseppe e Maria Γ¨ una divertentissima commedia di Gianni Clementi; un dichiarato omaggio alla drammaturgia partenopea il cui risultato Γ¨, a mio avviso, sorprendente.
La vitalitΓ  della storia Γ¨ continuamente alimentata dal rapporto conflittuale che Don Ciro ha con Vincenzo, il suo sagrestano, avanti con gli anni e menomato (ha una mano di legno che copre con un guanto), la cui comicitΓ , che oserei definire sfacciata, fa il paio con quella involontaria del parroco che s’immola, con β€œcaritΓ  cristiana”, quale vittima di situazioni decisamente esilaranti.
Sono convinto che a teatro non ci si debba mai annoiare, per cui la messa in scena di questo spettacolo vive di ritmo gioioso e dialoghi serrati, garantendo sane e belle risate.
Nel contempo, accende un focus sull’emigrazione e sulle misere condizioni alle quali erano costretti i nostri nonni per regalare un futuro migliore alle proprie famiglie (tema ancora tristemente attuale).
Questo nostro lavoro propone anche una riflessione sull’attuale perdita di alcuni valori, quei β€œsani principi” (a cominciare dall’educazione che s’impartiva ai ragazzi) che rappresentavano l’asse portante della vita sociale.